Differenze tra le versioni di "Piano Complesso di Intervento 3 - La Villa"

Da MoVimento 5 Stelle Campi Bisenzio.
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==== Modifiche del 10 aprile 2014 ====
 
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Finora il Piano non è partito perché non si riusciva a far quadrare le necessarie garanzie (fideiussioni) dell'intera opera per via dello stato precario delle ditte attuatrici oppure per il fatto che il Comune non riesce ad espropriare i terreni. Ecco che viene in soccorso una leggina: si spezzetta la fideiussione separando l'opera privata da quella di interesse pubblico. Vuol dire, ad esempio, che se il Comune non riuscisse ad espropriare i terreni la bretellina non verrà costruita e nemmeno intascherà la fideiussione, ma  il privato continua a costruire indisturbato i suoi immobili!
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C'è di più: il Comune non paga direttamente per la bretellina, ma fa un bello sconto ai costruttori sugli oneri di urbanizzazione. Con questo escamotage si evita di fare una gara pubblica, con tutti i dubbi relativi alla legittimità dell'operazione e sulla qualità del risultato finale.
  
 
* [[Media:2014-04-10_cc-50-pci3.pdf|Deliberazione del Consiglio comunale n. 50 del 10/04/2014]]: Piano complesso di intervento P.C.I.3 La Villa. Approvazione schema di atto modificativo della convenzione stipulata il 23/05/2013.
 
* [[Media:2014-04-10_cc-50-pci3.pdf|Deliberazione del Consiglio comunale n. 50 del 10/04/2014]]: Piano complesso di intervento P.C.I.3 La Villa. Approvazione schema di atto modificativo della convenzione stipulata il 23/05/2013.

Versione delle 21:16, 29 set 2016

Si tratta di una lottizzazione di circa 90.000 metri quadri nella zona nord-ovest di Campi Bisenzio, ad ovest di via del Tabernacolo, località Capalle. Circa dove è indicato il punto sulla mappa.

La convenzione parla di 55.000 metri cubi di cemento tra palazzi e negozi, aree e strade di interesse pubblico. In particolar modo le ditte private si impegnano a realizzare, a fronte di un sostanziale sconto sugli oneri di urbanizzazione, la famosa bretellina di Capalle (vedi tavola C). Tale strada si deve realizzare su terreni che il Comune si è impegnato ad espropriare e consegnare ai costruttori.

Una delle prime scadenze dell'intervento doveva essere il 31/12/2013, in cui il Comune doveva consegnare ai privati il progetto esecutivo e i terreni per la costruzione della bretellina. Tale scadenza è saltata per diversi problemi (ditte appaltatrici in condizioni economiche precarie, mancato esproprio dei terreni, ecc.), i dettagli sono nella pagina relativa alla storia di via dei Confini.

Tav. A: opere di urbanizzazione interna
Tav. B: opere di mitigazione del rischio idraulico
Tav. C: opere di urbanizzazione esterna
Tav. D: aree oggetto di cessione gratuita
Tav. E: edificazioni di interesse privato

Documenti

Modifiche del 10 aprile 2014

Finora il Piano non è partito perché non si riusciva a far quadrare le necessarie garanzie (fideiussioni) dell'intera opera per via dello stato precario delle ditte attuatrici oppure per il fatto che il Comune non riesce ad espropriare i terreni. Ecco che viene in soccorso una leggina: si spezzetta la fideiussione separando l'opera privata da quella di interesse pubblico. Vuol dire, ad esempio, che se il Comune non riuscisse ad espropriare i terreni la bretellina non verrà costruita e nemmeno intascherà la fideiussione, ma il privato continua a costruire indisturbato i suoi immobili!

C'è di più: il Comune non paga direttamente per la bretellina, ma fa un bello sconto ai costruttori sugli oneri di urbanizzazione. Con questo escamotage si evita di fare una gara pubblica, con tutti i dubbi relativi alla legittimità dell'operazione e sulla qualità del risultato finale.

Modifiche del 29 settembre 2016

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