Servizio streaming Consiglio Comunale
Esperienze dei Comuni limitrofi
Interessante vedere come acluni comuni limitrofi hanno affrontato il problema, in particolare abbiamo approfondito le esperienze di Sesto Fiorentino e Scandicci.
Sesto Fiorentino
All'inizio del 2012 il Comune stila un protocollo d'intesa con l'associazione Sesto TV, nata in seno all'omonima emittente locale. In cambio di un contributo di 1.500 € per l'intero anno l'emittente si fa carico di riprendere tutte le sedute del Consiglio Comunale e trasmetterle in diretta streaming. Sesto TV si fa carico del personale e di tutta la struttura tecnica necessaria. L'accordo dura per tutto il 2012 e viene rinnovato per tutto il 2013.
Non sono disponibili dettagli tecnici, ma da una ricerca su internet risulta che il servizio sia basato sulla piattaforma commerciale Livestream, e che le sedute siano disponibili sul canale sestotvdirettaconsiglio. La qualità dell'audio è buona e anche il video è di qualità professionale, con più telecamere impegnate nelle riprese. Manca solo un sistema di indicizzazione per ricercare velocemente un particolare intervento o la discussione di un particolare punto dell'ordine del giorno.
Per il 2014 pare che il Comune abbia allestito una nuova aula consiliare dotata di sistema audio/video autonomo, pertanto dal 2014 presumibilmente l'accordo con Sesto TV non verrà rinnovato.
Pro
- Costo estremamente contenuto
- Personale qualificato per la ripresa, regia
- Buona fruibilità sul web
Contro
- Piattaforma per la memorizzazione di terze parti (Livestream)
- Nessuna indicizzazione degli interventi
Documenti
- Protocollo d'intesa fra Comune di Sesto Fiorentino e Sesto TV (delibera di Giunta del 7 febbraio 2012), dettagli protocollo.
- Rinnovo del protocollo per il 2013 (delibera di Giunta del 3 gennaio 2013)
Scandicci
A Scandicci il servizio di diretta video è stato garantito tramite la fornitura e la messa in opera di un sistema completo da parte della ditta Koinè Sistemi s.r.l. di Torino. Il tutto si concretizza con una determina del 19 novembre 2012, in cui il Comune si impegna a spendere 24.200 €. Oltre a questa spesa una tantum, il Comune dovrà far fronte al costo di manutenzione preventivato in 2.150 € annui. In corso d'opera - come spesso accade - di è dovuto far fronte a spese impreviste per 1.815 € sul costo una tantum (un aumento di circa l'8%).
Rispetto alla soluzione di Sesto Fiorentino la piattaforma tecnologica è ben diversa. Le riprese video sono gestite da una regia automatica, cioè vengono inquadrate automaticamente le persone che hanno diritto di parola in base al microfono che viene acceso. La ripresa video viene memorizzata su un server di proprietà del Comune e inoltrata su internet via HDSL con eventuale accordo con opportuno providere per la diffusione streaming (ulteriore spesa).
Il risultato è visibile sul sito del Comune, ed è fallimentare. Su PC Linux con Firefox il video non viene visualizzato per niente, su smartphone Android rimane in attesa infinita. Questo non è ammissibile ai tempi di YouTube, quando un video si deve semplicemente vedere dappertutto.
Pro
- Infrastruttura per la memorizzazione di proprietà del Comune
- Non necessita di personale dedicato
- Indicizzazione dei contenuti
Contro
- Costo elevato
- Accessibilità compromessa dalle limitazioni di banda
- No streaming, se non con ulteriori accordi e spese
- Regia automatica, non tiene conto di eventi extra (pubblico, ecc.)
Documenti
- Determina di spesa per la messa in opera di un sistema per la videoripresa.
- Allegato alla determina: caratteristiche tecniche e prezzi.
- Determina di spesa per operazioni aggiuntive non preventivate.
Signa
Vi è notizia (ottobre 2013) che anche a Signa siano in corso degli esperimenti per la trasmissione delle sedute del Consiglio, anche in questo caso con la collaborazione tecnica di Sesto TV, vedere l'articolo Prove tecniche di streaming per il Consiglio comunale di Signa.
16 novembre 2013 - Mozione in Consiglio Comunale
Nel Consiglio Comunale del 16 novembre 2013 il MoVimento 5 Stelle presenta una mozione con l'intento di mettere un tetto massimo di spesa al servizio di ripresa video delle sedute del Consiglio.