Non è l’ordinanza di un sindaco leghista: a Campi Bisenzio il sindaco ordina la chiusura anticipata di un locale perché “frequentato esclusivamente da cittadini marocchini” [1, p.3]. Peccato che sbaglia tutto e ai cittadini tocca pagare il conto.
Ovviamente la nazionalità degli avventori non era l’unico motivo dell’ordinanza: si parla di una rissa con ferito e delle continue proteste degli abitanti della zona, ma la molla che fa scattare l’ordine di chiusura pare proprio il fatto che lì ci siano solo marocchini.
Infatti quando chiedemmo un provvedimento identico [2] cioè anticipare l’orario di chiusura per il Circolo di San Martino – dove c’era stata un’analoga rissa con coltello e analoghe proteste dei cittadini – il sindaco si sdegnò e la sua maggioranza respinse la nostra richiesta.
Noi crediamo che gli abitanti di San Martino avrebbero meritato la stessa attenzione di quelli di via Verdi, ma evidentemente chiudere un ristorante marocchino si può fare, mentre toccare il Circolo no: L’assessore Nucciotti si disse preoccupato di non “colpire l’attività” del Circolo, forse riferendosi alle indecenti macchinette mangiasoldi lì dentro ospitate. Il sindaco manifestò la sua solidarietà al presidente del Circolo, forse memore del fatto che gli aveva assegnato un incarico di fotografo istituzionale [3] poco dopo la sua elezione. In segno di solidarietà sindaco e alcuni assessori andarono il venerdì a mangiarsi una pizza al Circolo, dicendo che tutto va bene, che i problemi se li erano inventati i 5 Stelle e che comunque erano in via di soluzione. Peccato che il lunedì seguente proprio dentro al circolo toccò registrare anche un tentato omicidio [4].
Crediamo che l’ordinanza del sindaco sia un atto che può essere usato quando un locale attira spacciatori, individui che abusano di alcol e sono inclini alla violenza. Non fa differenza se è un ristorante etnico o un circolo “amico” e il problema non cambia di una virgola se gli avventori sono tutti marocchini (sindaco: nessuna vergogna per quelle parole dal sapore razzista sotto cui hai messo la firma?)
Purtroppo tocca registrare anche l’esito negativo dell’ordinanza: il gestore del locale ha fatto ricorso al TAR e lo ha vinto: il tribunale ha sentenziato che il Comune ha agito in maniera sproporzionata perché avrebbe dovuto tentare un dialogo prima di ordinare la chiusura anticipata. Il TAR ha ravvisato un “provvedimento illegittimo”, “la condotta colpevole dell’Amministrazione”, un “comportamento negligente e dunque colposo dell’Amministrazione, non sussistendo i presupposti per il riconoscimento dell’errore scusabile” [5, pp.6-7].
Un modo raffazzonato di procedere; e c’è andata bene che dobbiamo pagare solo le spese legali [6], se il proprietario del locale fosse stato più rapido nel ricorso ci toccava pagargli pure i danni! Fanno 1.305 euro a cui si devono aggiungere gli onorari degli avvocati. Soldi nostri ovviamente.
[1] http://www.campibisenzio5stelle.it/wiki/images/0/02/2014-10-09_ordinanza-336.pdf
[2] http://www.campibisenzio5stelle.it/wp/2015/10/28/san-martino-nessuna-risposta-a-degrado-e-violenza-il-problema-sono-i-5-stelle/
[3] http://www.campibisenzio5stelle.it/wiki/images/3/3a/2013-09-24_gc-202.pdf
[4] http://www.campibisenzio5stelle.it/wiki/images/1/1e/2015-10-30_bisenziosette_san-martino-tentato-omicidio.jpg
[5] http://www.campibisenzio5stelle.it/wiki/images/6/60/2016-01-13_sentenza-tar.pdf
[6] http://www.campibisenzio5stelle.it/wiki/images/6/6b/2016-03-24_cc-debito-fuori-bilancio.pdf