Un Consiglio comunale “in balia degli eventi” secondo le parole del presidente Colzi. In realtà un martedì segnato della sciatteria dei consiglieri di maggioranza che, con 5 assenze di troppo, non garantivano il voto su importanti aggiustamenti di bilancio.
Abbiamo visto un sindaco costretto a fare avanspettacolo, cioè a riempire per decine di minuti i vuoti dei suoi consiglieri con il nulla dei suoi discorsi, in attesa che qualcuno si degnasse di arrivare. Non è bastata questa figura meschina perché al termine dell’intervento ancora mancava il numero legale e le telefonate furiose di precettazione agli assenti non avevano esito.
Il presidente Colzi, dopo un serrato confronto con il segretario generale, si inventa una sospensione dei lavori di 15 minuti. Procedura del tutto irrituale e in palese violazione dell’articolo 22 comma 5 del Regolamento, che impone di dichiarare la seduta deserta se a mezz’ora dall’inizio manca il numero legale.
Dopo un’ora e dodici minuti arriva finalmente anche il consigliere Bargagli, che correndo due scalini alla volta fornisce la visione plastica di una maggioranza raffazzonata e in affanno.
Ma l’ignominia non era finita: due ore dopo l’inizio delle deliberazioni i consiglieri anziani Paolieri e Otranto già avevano infilato il cappotto e se ne stavano andando, prima ancora che Colzi dichiarasse la sospensione dei lavori. C’erano da discutere ancora 10 atti, ma i colleghi PD & Co. non hanno fatto figura meno meschina, votando compatti per la sospensione della seduta.