No, non è una barzelletta questo è quanto richiesto con una mozione [1] dal consigliere Ballerini della lista EFS (Emiliano Fossi Sindaco) ma votata da tutta la maggioranza (PD) e da Sinistra Italiana (opposizione) oggi pomeriggio durante la seduta del Consiglio comunale.
Pare che a questi signori del disastroso impatto ambientale a cui la Piana sarà sottoposta non li riguardi affatto, a sentir loro anche questa opera è un’opportunità, ricordiamo che anche l’Assessore Salvi ha definito un’opportunità l’impianto di smaltimento liquami, qual’è l’opportunità che a noi sfugge? Forse quella dei pochi e precari posti di lavoro? Stiamo davvero barattando la salute per un lavoro? Ma allora le morti e i malati di cancro dell’Ilva non ci hanno insegnato proprio niente?
Anche la Giunta non si fa sfuggire l’occasione, evidentemente la cosa è particolarmente sentita, tant’è che l’Assessore Nucciotti ha già fissato un incontro con Autostrade S.P.A e allora la domanda che ci poniamo è: cosa è realmente opportuno, cementificare, costruire nuove strade, inquinare ancora un territorio già compromesso, o cercare di salvaguardare la salute dei cittadini e delle generazioni future? Ricordiamo a questi signori che la Piana Fiorentina, insieme alla Pianura Padana risultano le più inquinate d’Europa (Fonte OMS)[2].
L’utilissima opera sarà costruita in zona Osmannoro, immaginiamo già l’incremento di automezzi pesanti che si sommeranno a quelli che attualmente transitano la zona industriale, che passino da li anche le autobotti cariche di merda che andranno a scaricare al nuovissimo impianto di smaltimento liquami?
La cosa che più ci indigna è che tutto questo venga pensato, progettato e attuato senza un adeguata informazione, senza un adeguato e doveroso confronto che coinvolga i cittadini, affinché non siano costretti a subire le scellerate decisioni di altri.
Queste cari signori sono “opportunità” tutte vostre, di cui questo territorio non ne sente davvero il bisogno!
Autore: Massimo
Salviamo gli ambulanti dalla direttiva Bolkestein
#NOBolkestein #AmbulANTIstein
Vi aspettiamo Giovedì 26 Maggio all’incontro informativo e propositivo sulla Direttiva Bolkestein applicata al commercio ambulante. Campi Bisenzio Sala Consiliare “S.Pertini” ore 21:00
Mercatini di Natale, fiere di paese, il mercato settimanale: una bellissima tradizione italiana, che ha tenuto duro anche negli anni peggiori della crisi. Una realtà che coinvolge decine di migliaia di famiglie di ambulanti, tutti in legalità e con regolare licenza, che hanno investito nel loro lavoro e mandano avanti dignitosamente la famiglia. Anche loro, in fondo, sono piccolissime imprese italiane. Ebbene, tutto questo bel tessuto economico che fa parte integrante del nostro Paese sta per finire distrutto. Unica in Europa insieme alla Spagna, l’Italia ha deciso di recepire la direttiva Bolkestein anche per il commercio ambulante, e gli ambulanti italiani si ritroveranno tutti senza licenza. Le licenze saranno rimesse a gara nel 2017, e potranno partecipare anche le multinazionali e le grandi imprese straniere. Indovinate come andrà a finire?
E’ già prevedibile: i mercatini italiani saranno invasi dalle solite multinazionali con i soliti marchi da centro commerciale, accompagnati dal consueto esercito di abusivi e improvvisati che vengono da tempo lasciati prosperare. Gli unici a pagare saranno gli ambulanti in regola, che vedranno vanificati i sacrifici di una vita. Vi sembra giusto tutto ciò? Perché mai il governo italiano è sempre pronto avessare i propri cittadini per favorire i potenti di turno? Il M5S si è occupato anche di questo, e ha presentato una risoluzione parlamentare per escludere il commercio ambulante dalla direttiva Bolkestein (come avviene negli altri Paesi UE), e per riservare il commercio al dettaglio su aree pubbliche a imprese individuali e società di persone. Le piccole imprese vanno tutelate, sia dalla concorrenza illegale che dai grandi potentati economici. (beppegrillo.it)
https://www.facebook.com/events/1629215030736844/?ti=cl
Cercasi rappresentanti di lista
CERCHIAMO URGENTEMENTE rappresentanti di lista per il referendum NO TRIVELLE del 17 aprile. Per adesioni scrivere entro il 15/4 a: campibisenzio5stelle@gmail.com lasciando i seguenti dati:
*Cognome Nome
*Data e luogo di nascita
*Residenza
*Contatto telefonico
*Email
*Sezione di preferenza
Il compito principale del rappresentante di lista consiste nel prevenire eventuali irregolarità ai danni del gruppo politico, del candidato o del comitato referendario che egli rappresenta. In nessun caso egli può ostacolare o rallentare il corretto svolgimento delle operazioni elettorali: il presidente di seggio, consultati gli scrutatori, può disporre l’allontanamento dei rappresentanti che esercitino pressioni sugli elettori o che, sebbene richiamati due volte, continuino a intralciare le operazioni (in questi casi è prevista anche la pena della reclusione da due a cinque anni, oltre a una sanzione pecuniaria)
Se regolarmente accreditato secondo la procedura prevista dalla legge, il rappresentante di lista – in particolare – ha facoltà di:
- trattenersi all’esterno della sala della votazione, durante l’intervallo di tempo in cui questa rimane chiusa;
- assistere a tutte le operazioni, sedendo al tavolo del seggio elettorale o in sua prossimità;
- indossare un bracciale o un distintivo recante esclusivamente il contrassegno della lista o del soggetto che egli rappresenta;
- chiedere al presidente di seggio e al segretario di inserire sinteticamente nel verbale eventuali dichiarazioni, in caso di proteste o irregolarità;
- apporre la propria firma sui verbali, sui plichi contenenti gli atti relativi alle operazioni svolte, sulle strisce di chiusura dell’urna e sui sigilli posti sulle finestre e sulla porta di accesso alla sala.
- Egli non è invece autorizzato a toccare le schede elettorali;
- effettuare propaganda politica;
- redigere elenchi di persone che si siano astenute dal voto oppure, al contrario, che abbiano votato;
- assistere alle operazioni di scrutinio relative a una votazione per la quale non è accreditato, in caso di svolgimento contemporaneo di due o più consultazioni.
CampLab: la partecipazione come opera pubblica
La partecipazione come opera pubblica – recita uno slogan di questa amministrazione per illustrare i CampLab- e dal momento che non hanno ne la capacità ne le risorse economiche per realizzare grandi opere pubbliche, oltre a dare l’assenso, PURTROPPO, alla realizzazione di inceneritore e aeroporto si limitano ai CampiLab. Cosa sono? Secondo l’amministrazione riunioni con i cittadini per farli partecipare alle scelte.
Il Movimento 5 stelle ha deciso, quest’anno, di verificare cosa sono effettivamente i CampLab, come sono strutturati e quant’è la partecipazione. Lunedì 18 gennaio c’è stato il primo CampLab dal tema: la riqualificazione di P.zza Fra Ristoro. L’amministrazione ha
deciso, per riqualificare il centro, di far realizzare un chiosco. Si farà sicuramente; non sarà un’attività fissa ma temporanea e principalmente estiva; si troverà esclusivamente in piazza fra Ristoro; sarà un chiosco che somministrerà cibi e bevande accompagnato a ‘eventi culturali’.” E ci chiediamo:cosa hanno deciso i cittadini in tutto questo?Nulla. Siamo chiamati a discutere sui dettagli. La partecipazione dei cittadini è stata richiesta per una questione imprenditoriale che non corrisponde a nessun interesse collettivo.
Gli interventi degli assessori Ricci e Ciambellotti hanno chiarito ogni dubbio sull’inutilità della cosa. In nome dell’interesse collettivo e della partecipazione, il Sindaco e la Giunta pensano ad un chiosco per rivitalizzare il centro quando la stessa amministrazione ha aperto il centro al traffico e le piazze sono attualmente usate come parcheggio selvaggio. Una bella presa in giro. Dopo questi interventi coloro che sono rimasti – meno di una trentina – sono stati divisi in tre gruppi. Ogni gruppo veniva consultato in sequenza da tre Architetti dialogici che chiedevano ad ogni membro del gruppo di esprimersi, in 90 secondi, su tre aspetti: 1) attività culturali da far svolgere al chiosco, 2) orari e periodo di apertura del chiosco e a chi affidarlo tramite bando, 3) quale tipologia di somministrazione doveva avere il chiosco (bar). E’ umiliante il fatto che la partecipazione civica sia intesa come occuparsi dei dettagli riguardanti un bando per un esercizio commerciale e con un metodo che alla fine è un sondaggio aperto. Potevano benissimo dare un questionario
da compilare o metterlo in rete e ognuno poteva riempirlo da casa con meno dispendio di energie umane e menocosti per la collettività.
Campi Lab è alla terza edizione e i cittadini, ai quali non piace essere presi in giro, stanno giustamente snobbando uno strumento che non è di partecipazione.
A parte i piccoli imprenditori e rappresentanti di associazioni, ossia delle persone che avevano un interesse individuale nel regolamentare il bando, i cittadini partecipanti saranno stati poco più di quindici. Riusciranno a capire i nostri amministratori che la partecipazione e il coinvolgimento dei cittadini è una cosa serie e non un gioco?
Quand’è che il Sindaco decide di coinvolgere la cittadinanza nelle scelte importanti, impattanti ed inquinanti come inceneritore e aeroporto? Dov’è la trasparenza e la partecipazione? I nostri amministratori hanno già decretato il nostro futuro. Solo che noi cittadini scopriremo le conseguenze fra 5 anni quando, grazie alle emissioni dell’inceneritore, alcuni di noi si ammaleranno di tumore, magari sorseggiando un buon succhino Bio al nuovo chiosco in piazza Fra Ristoro tra le macchine che sfrecciano e poter dire come in una vecchia Pubblicità: contro il logorio della vita moderna.
Campi Bisenzio 20/01/2015
M5S Campi Bisenzio
La partecipazione come opera pubblica – recita uno slogan di questa amministrazione per illustrare i CampLab- e…
Posted by Massimo Mancini on Donnerstag, 21. Januar 2016
PUBLIACQUA TI RIMBORSA (ma fino al 30 settembre)
Ricordiamo ai cittadini che il 30 settembre prossimo scade il termine ultimo per presentare istanza di rimborso per la quota depurazione, secondo quanto stabilito dalla Sentenza 335/2008 della Corte Costituzionale.
Verificate il vostro codice utente che trovate nella bolletta Publiacqua e se avete diritto al RIMBORSO del canone di depurazione NON dovuto e pagato dal 2003 al 2008.
A questo link: http://www.publiacqua.it/servizi/rimborso
(Se non siete in possesso del codice chiedetelo all’amministratore del vostro condominio.)
Contributo affitto, un’altra tegola sulla testa dei cittadini.
Il M5S di Campi Bisenzio da sempre in prima linea nella lotta per l’emergenza abitativa, ancora una volta denuncia quanto il problema sia scarsamente affrontato da questa Giunta. Riceviamo quotidianamente lamentele da parte dei cittadini riguardanti i vari disservizi che questa Amministrazione inanella con l’andare del tempo. Ultima tra questi è il contributo affitto che già nel gennaio 2014 la giunta si è impegnata ad erogare. Adesso, dopo l’erogazione della prima trance e all’erogazione di una parte ma non del saldo, le famiglie beneficiarie si sono sentite dire dal Comune che non ci sono più soldi, anche se la Regione Toscana ha ripartito per questo tipo di intervento al Comune di Campi Bisenzio, la bellezza di 104.296,62 euro a cui si devono aggiungere i 97.000 euro stanziati dal comune stesso. Non si capisce del perché non ci siano più soldi. Stessa sorte è toccata per il “bonus” libri di testo, evaporato nel nulla. I Consiglieri del Movimento 5 Stelle di Campi Bisenzio, si sono immediatamente attivati per richiedere un Question time nel prossimo consiglio comunale del 29 luglio, per capire come realmente stanno le cose ed eventualmente dove sono andati a finire i soldi stanziati. Tutti i cittadini sono invitati al Consiglio Comunale. Ancora una volta il M5S invita la cittadinanza tutta ad un’ ampia partecipazione, più partecipiamo, e più siamo forti nelle nostre ragioni.
MANIFESTAZIONE “NO NUOVO AEROPORTO”
Aeroporto,tanti dubbi ed una sola certezza: i bisogni dei cittadini vengono ignorati.
Il MoVimento 5 Stelle è sempre favorevole nell’appoggiare iniziative che vadano verso una maggiore offerta di servizi per i cittadini nel rispetto dell’ambiente e con costi sostenibili.
Purtroppo la questione Aeroporto non va in questa direzione!!!
La nuova pista infatti consentirebbe l’atterraggio di aerei più grandi, con maggiori impatti a livello ambientale ed acustico sugli abitanti della piana, e con costi enormi di realizzazione a carico della collettività. Da quanto si evince dalle dichiarazioni di Marco Stellahttp://www.ilsitodifirenze.it/content/927-fi-potenziare-laeroporto-di-firenze-renzi-sblocchi-la-situazione e dai comunicati di ADF, ci sarà anche un raddoppio del numero dei voli, tali da avere secondo le mire industriali della società di gestione, un volo ogni 5 minuti circa, con linee che collegherebbero Firenze con Mosca, Istanbul e il medio Oriente. Tale situazione farebbe venire meno le considerazioni inserite nel PIT dalla Regione Toscana che puntava ad un city airport per Firenze. Ci rammarica leggere affermazioni di tale portata dove la politica e i politici locali incuranti della sicurezza dei cittadini e della pericolosità di un aeroporto a ridosso di un’area così urbanizzata, chiedono un acceleramento nella realizzazione. I cittadini in tale scenario, ancora una volta, occupano un ruolo di secondo piano per il PD, Forza Italia e tutti gli altri che appoggiano tale opera a discapito della cementificazione di un’area che rappresenta uno degli ultimi polmoni verdi della Piana.Vorremmo ricordare inoltre, che la zona dove verrebbe realizzata la nuova pista, è un’importante riserva naturalistica, con aree già protette dal WWF, dove abitano diverse specie di volatili di medie dimensioni (gabbiani, aironi, ecc..), i quali potrebbero provocarefenomeni molto rischiosi come l’impatto con i volatili (il cosiddetto Bird Strike), non propriamente una garanzia per la sicurezza dei voli e per la specie presenti. I gabbiani in particolare sono presenti nell’area della discarica di Casa Passerini, divisa dal resede aeroportuale dall’autostrada A11. Un domanda sorge spontanea: nessuno ha pensato a potenziare i collegamenti ferroviari, garantendo sulla tratta Firenze SMN-Pisa Aeroporto e viceversa percorrenze in 45/50 minuti, con i turisti che arriverebbero direttamente nel centro del capoluogo toscano? Sarebbe più giusto investire i fondi statali destinati a finanziare questa distruzione dell’area in opere necessarie sul territorio? I cittadini si pongono questo problema, ricordando che il territorio non è un bene riproducibile, ma una risorsa da preservare per le future generazioni.La politica, ancora una volta, detta soluzioni incuranti dei reali bisogni dei cittadini, dimostrando una volta di più un bisogno di cambiamento forte e radicale in questa città. A decidere del futuro dei cittadini DEVONO essere i cittadini stessi, non una classe politica fondata sul privilegio ed il mantenimento della poltrona! I partiti sono avvisati, presto i cittadini non potranno essere più ignorati.
#vinciamonoi
( da: http://stampa.firenze5stelle.it/comunicati-stampa/23372/)
SVILUPPO AEROPORTUALE TOSCANO tra scelte antieconomiche,deficit ferroviario e rischi ambientali.
Il M5S di Campi Bisenzio organizza un incontro sul tema aeroportualità toscana, in particolare tratterà le varie problematiche di carattere economico, logistico e ambientale legate all’ampliamento dell’aeroporto di Firenze “Amerigo Vespucci” . Anche l’aeroporto di Pisa “Galileo Galilei” entra a pieno titolo nel progetto, con la creazione di una Holding a gestione integrata. Scelte dettate da strategie di business che non tengono conto dei costi abnormi dell’operazione che in parte ricadrebbe sulle spalle dei cittadini, della scarsa produzione di posti di lavoro e dei possibili danni ambientali che ne deriverebbero. Il M5S è da sempre contrario a questo progetto , proponendo in alternativa un incremento della rete ferroviaria con lo scalo pisano, salvaguardando l’ambiente e la salute dei cittadini che vivono nella Piana.
L’incontro si terrà VENERDI 04/04/2014 alle ore 21 presso la sala Consiliare “Sandro Pertini” del Comune di Campi Bisenzio.
EMERGENZA ABITATIVA Consiglio Comunale Straordinario
Emergenza #casa a #CampiBisenzio: problemi veri e business
Il Consiglio comunale sull’emergenza abitativa ha avuto due anime: da una parte le persone (tante quelle presenti!) che vivono l’emergenza sulla propria pelle: famiglie sotto sfratto, liste di attesa infinite per gli alloggi popolari, contributi affitto in ritardo, persone senza casa alle quali né i servizi sociali né gli interventi ordinari sanno dare una risposta. Dall’altra parte il mantra ripetuto a più voci dell’edilizia popolare, ben rappresentata in aula da Casa Spa, la società che gestisce il business dell’edilizia ERP per oltre 30 Comuni.
Ha aperto i lavori Luigi Ricci, nella veste di assessore alle politiche sociali (e con un contratto triennale per Casa Spa), seguito da Luca Talluri (presidente di Casa Spa) e Vincenzo Esposito (direttore di Casa Spa). Abbiamo ascoltato i numeri dell’edilizia popolare – circa 550 alloggi a Campi – e ci è stato detto che il nostro Comune è allineato se non migliore degli altri limitrofi.
Hanno preso la parola anche Susanna Meini di Sunia, Vincenzo Simoni di Unione Inquilini e Lorenzo Bargellini del Movimento di Lotta per la Casa, che hanno ben descritto la tragedia. Otre 300 famiglie che chiedono aiuto, una media di tre sfratti con forza pubblica al mese (ma il numero esatto e il calendario è segreto). Si è detto che di fronte a questa emergenza il sindaco ha l’obbligo istituzionale di intervenire, come di fronte a un terremoto. Si è ribadito che le attuali norme che assegnano le risorse spesso sono ingiuste per la realtà del lavoro nero.
Nel nostro intervento abbiamo detto che non è accettabile la latitanza dell’assessore; forse a causa del suo doppio incarico (retribuito con 1.756 euro mensili dal Comune e 1.250 da Casa Spa [1][2]) non trova il tempo per ricevere i cittadini se non con attese di oltre un mese, facendo perfino rimpiangere il vituperato predecessore Mengozzi. Nel più perfetto stile italiano si ignorano i quotidiani segnali di allarme, salvo poi – a tragedia avvenuta – stracciarsi le vesti e invocare misure straordinarie di emergenza. E tutti sappiamo che nell’emergenza i controlli vengono meno e si spalancano le porte a speculazioni e malagestione.
Abbiamo chiesto di tamponare l’emergenza: tagliando poche spese superflue si può facilmente quadruplicare gli interventi di prima emergenza, che pure ci convincono poco per economicità (le soluzioni presso gli affittacamere costano il triplo di un normale affitto!).
Abbiamo chiesto di reperire immobili pubblici non già per matrimoni e congressi (queste le grandi pensate dei CampLab! [3]) bensì per l’emergenza abitativa.
Abbiamo chiesto che le associazioni siano indirizzate su questo problema: non è pensabile che esistano i corsi di ginnastica per anziani, ma se una persona non sa dove dormire una notte trovi tutte le porte chiuse!
Abbiamo chiesto che il Comune si faccia promotore di iniziative tra inquilini e proprietari per sbloccare il patrimonio di 500 e passa alloggi sfitti di proprietà privata. Con quale coraggio si pensa di investire in nuova edilizia mettendo mano a chissà quali fondi, consumando altro territorio e con tempi incompatibili con l’emergenza, quando esiste un patrimonio inutilizzato così vasto?
Purtroppo la conclusione del sindaco è stata deludente: sull’emergenza immediata risposte zero! Per il futuro si andranno a cercare soldi coinvolgendo Regione, Casa Spa Banche e CNA per realizzare interventi in tempi e modi non meglio precisati.
[1] http://www.casaspa.it/azienda/trasparenza/incarichi%20esterni%202°sem.%202013.pdf
[2] http://www.comune.campi-bisenzio.fi.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/8321
[3] http://www.comune.campi-bisenzio.fi.it/flex/atti/gm/2014/00010803_08_00174592.pdf
180 Giorni di Giunta
Ieri sera presso la Sala Pertini di Campi Bisenzio si sarebbe dovuta tenere la presentazione dei primi 6 mesi di governo del comune. Erano presenti il sindaco Fossi, il presidente della regione Rossi e conduceva la serata il giornalista Antonio Passanese. Usiamo consapevolmente il verbo al condizionale in quanto a un certo momento abbiamo persino pensato di aver sbagliato giorno o aver sbagliato sala (peraltro cambiata all’ultimo minuto) ma forse, molto più semplicemente, abbiamo sbagliato sindaco. Sull’operato dell’amministrazione comunale di questi 6 mesi non è stata spesa una parola, se la sono cavata con un volantino, contenente una lista tipo spesa al centro commerciale, piena di “avvio di percorso”, “avvio di processo”, “avvio di tavolo di lavoro” ma fatti concreti pochi e punti.
Viva l’inceneritore, viva l’aeroporto più grande, viva il rumore, il traffico e l’inquinamento!
Il presidente Rossi, intervistato dal giornalista, ha dichiarato la sua volontà di andare avanti con la costruzione della pista parallela dell’aeroporto di Peretola, giustificando questa scelta con il voler dare più risalto alla città di Firenze consentendone un maggior sviluppo. “Se isolassimo Firenze e l’area vasta fiorentina ci sarebbero ripercussioni a livello di sviluppo del territorio. Senza l’aeroporto metteremmo la Toscana in condizioni di non riprendere la crescita”, come se l’aeroporto di Pisa non esistesse! Ma già! l’aeroporto di Pisa è un nodo più turistico, quello di Firenze servirà persone che volano per motivi di lavoro, business addirittura ricerca! Questo tentativo grossolano di legittimare la scelta di una infrastruttura inutile e costosa con i temi più cari ai cittadini come il lavoro o la ricerca non sfugge ai nostri occhi attenti. Il presidente continua inoltre dicendo che i due aeroporti di Pisa e Firenze non devono entrare in competizione e ne descrive le peculiarità di ognuno peraltro non del tutto condivisibili, l’aeroporto di Pisa più turistico, quello di Firenze più di business, in questo modo non fa torto a nessuno e legittima la scelta di due aeroporti a neanche 100 km di distanza l’uno dall’altro. Quanto all’impatto ambientale dell’aeroporto sulla piana non sembra molto preoccupato, hanno un impatto ambientale molto più pericoloso le cementiere (?) inoltre, è previsto il parco agricolo della piana con 7000 ettari di zona verde (a due passi dall’inceneritore, ma questo non l’ha detto). Anzi sul tema inceneritore non ci sono proprio entrati, dopo il sì all’aeroporto, il sì alla tramvia, piuttosto che dichiarare un altro sì hanno preferito non toccare l’argomento. Sì, forse qualche aereo in più passerà sui tetti degli abitanti di Capalle, ma per il resto Campi si salva! E poi ci si stupisce se l’amministrazione di Campi fa affogare da anni nello smog i cittadini di via dei Confini, applicano sia a livello comunale che a livello regionale, il medesimo criterio: se il problema tocca i pochi, di quei pochi non gliene frega un tubo a nessuno. Comincia poi un monologo di triste rimpianto per la dorsale che costeggia la costa toscana, o la bretellina a Lucca o la bretella Lastra a Signa/Prato mai costruite per lentezza dei tempi, scarsa decisione, perché non si sono trovati gli accordi, perché in Toscana si vuole sempre accordare i toni di tutti, perché ci sono state forti opposizioni e alla fine non si decide mai niente. In questo modo tenta di far sentire responsabili i cittadini della mancata costruzione delle infrastrutture necessarie, mescolando ancora una volta lucciole con lanterne: le strade servono, l’aeroporto a Firenze no! A questo punto interviene il Fossi che si dichiara contrario alla costruzione dell’aeroporto ma con scarsa grinta e motivazione, via sindaco forza! Che almeno su questo siamo d’accordo!
Viva le imprese dinamiche che arricchiscono la Piana! (quali? La GKN?)
Rossi tocca poi il tema occupazione e si dichiara favorevole a investire sulle imprese dinamiche. “I nuovi fondi comunitari devono sostenere l’impresa che ce l’ha fatta e che ce la vuole fare, che ha aumentato i fatturati, ha aumentato la produzione e si è internazionalizzata, insomma l’impresa virtuosa”. Quanto a quelle che non ce l’hanno fatta, casomai per cause di forza maggiore (forse non sono state pagate dalla PA???) quelle devono morire, non gliene frega nulla a nessuno. “Di imprese virtuose nella piana ce ne sono parecchie! Perché la piana è appetibile e le aziende investono in questo territorio!” (forse il presidente non ha fatto un giro in zona ultimamente, gli suggeriremmo di andare in GKN per fare solo un esempio). Quanto al Fossi in realtà avevamo preso molti appunti su tutto quello che ha detto salvo poi, una volta tornati a casa cercando di rimetterli insieme, accorgersi che erano parole vuote e non siamo riusciti a cogliere il nocciolo del discorso.