Home › Forum › Programma per Campi Bisenzio › Ambiente: Uso razionale del territorio, no ampliamento aeroporto
- This topic has 10 risposte, 6 partecipanti, and was last updated 11 years, 10 months fa by MARCO ALESSANDRO.
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20 Novembre 2012 alle 22:35 #227adminKeymaster
Il MoVimento 5 Stelle ritiene che il Comune di Campi Bisenzio abbia subito ormai la massima pressione sostenibile in termini di cementificazione e urbanizzazione.
L’attività edilizia deve rivolgersi alla ristrutturazione e riconversione dell’esistente, possibilmente verso l’Architettura sostenibile, razionalizzando il consumo del territorio.
Vanno individuate misure atte a favorire l’affitto degli immobili, ad esempio con aliquote IMU più vantaggiose.
Oltre alla pressione enorme dell’urbanizzazione e del relativo traffico, la Piana subisce la presenza dell’autostrada e della discarica. Non è sostenibile alcun ampliamento dell’aeroporto di Peretola; ogni incremento di traffico aereo deve essere dirottato su Pisa e Bologna.
20 Novembre 2012 alle 22:35 #106adminKeymasterLa protezione dalla speculazione edilizia nella Piana passa innanzitutto dall’obiettivo zero metri cubi di cemento.
20 Novembre 2012 alle 22:41 #109adminKeymaster22 Novembre 2012 alle 23:12 #147adminKeymasterAggiungere: Incentivare l’edilizia a basso impatto ambientale (bioedilizia): ristrutturazioni e conversioni sì, nuove costruzioni no.
22 Novembre 2012 alle 23:19 #148NiccoloKeymasterAssolutamente no a nuove costruzioni! Il Comune deve trovare gli strumenti per mettere sul mercato gli immobili sfitti o non utilizzati, ad esempio IMU agevolata per chi affitta, IMU penalizzante per chi non lo fa.
22 Novembre 2012 alle 23:58 #153adminKeymasterIntegrare: Valorizzazione del patrimonio immobiliare già esistente, evitando così il più possibile la cementificazione di altre parti di territorio.
23 Novembre 2012 alle 18:16 #184guglielmo mossutoMembroNO NELLA MANIERA PIU’ ASSOLUTA, SE VOGLIONO PROPRIO FARLO LA FACCIANO DA QUALCHE ALTRA PARTE..
23 Novembre 2012 alle 18:35 #185MassimoMembroL’ aeroporto di Firenze è nato nel 1935 quando l’urbanizzazione non era cosi estesa e i voli erano enormemente inferiori. Per me questo aeroporto non ha motivo di esistere così com’è , ne riddurrei quantomeno la portata in maniera drastica. Non è possibile inquinare ancora questo territorio che già paga con il passaggio dell’autostrada. A 90 km c’è l’aeroporto di Pisa e a 100 km quello di Bologna non ha senso ampliare questo, piuttosto incrementerei la linea ferroviaria con treni navetta per Pisa e Bologna.
4 Dicembre 2012 alle 22:52 #312NiccoloKeymasterA seguito dell’ultima riunione questo punto del programma è stato ammorbidito togliendo il concetto di cemento zero: sono in totale disaccordo sia nel merito che per il metodo.
Nel merito mi pare assurdo che il MoVimento (storicamente legato al rispetto e al recupero dell’ambiente, alle tematiche della decrescita, ecc.) non voglia sposare la causa del cemento zero, facendosi addirittura scavalcare dal Renzi che l’ha proposta a Firenze (anche se probabilmente solo di facciata, vedi tunnel sotto la città, ecc.).
Il metodo lo trovo ancor più preoccupante: in assemblea si è sostenuto che la parola cemento zero andasse tolta perché diminuisce i consensi tra chi col cemento ci campa, o comunque tra quelli che “tengono famiglia” e che in qualche modo con il consumo del territorio ci devono campà. Quindi andiamo a sostenere una cosa non perché la riteniamo giusta, ma per il tornaconto politico.
Ritengo che questa sia una tattica suicida: se vogliamo gareggiare sullo stesso piano di chi ha governato finora spendendo il bene comune – che è il territorio – per ottenere consensi, abbiamo già perso: gli altri sono più bravi di noi.
5 Dicembre 2012 alle 13:03 #313Piergiorgio77MembroSono daccordissimo sul fatto che consumare territorio ancora sul comune di Campi sembra una follia. Sono andato a vedere il bilancio previsionale del comune per il 2012-2013-2014, prevede di incassare dagli oneri di urbanizzazione 3.590.451,15 nel 2012, 5.0407.000,00 nel 2013, 6.968.000,00 nel 2014. Come vedi il trend e’ crescente pultroppo e secondo me indica la volonta’ nel comune di Campi di continuare a consumarecomunque territorio.
Altro problema fondamentale e’ secondo me l’ammanco di bilancio che produrrebbe la riduzione degli oneri di urbanizzazione se si dovesse andare nella direzione del cemento 0, andrebbe integrato con risorse di altro genere(tagli sugli sprechi).
Ultima postilla non di poco conto secondo me, e’ che in previsione verrranno spesi 850.000,00 € per la manutenzione ordinaria del patrimonio, una percentuale del 23% circa della cifra d’entrata prevista, un po’ pochino per le condizioni in cui versa il patrimonio comunale.
6 Dicembre 2012 alle 16:00 #316MARCO ALESSANDROMembroLa frase ” uso razionale del territorio” anzichè ” Cemento Zero ” non significa necessariamente via libera alle nuove cementificazioni ; razionale vuol dire valutare in modo intelligente come risolvere l’eventuale domanda o proposta di nuove costruzioni valutandone l’impatto sul territorio e la reale necessità arrivando anche a rifiutare una certa realizzazione oppure trovando una valida alternativa o prevedere anche aree verdi che armonizzino con le costruzioni senza imporre necessariamente una condizione limite come il cemento zero .
Intendiamoci personalmente condivido l’idea di non costruire più ma è una valutazione personale che potrebbe anche -in teoria – non essere condivisa da tutti per esempio da tutti coloro e non sono pochi , che lavorano appunto nell’edilizia (Ditte costruttrici, muratori, Geometri, Ingegneri , Elettrici , Idraulici ecc. )
Per quanto riguarda l’aspetto politico ( consenso cittadino) il programma ” Cemento zero” potrebbe ugualmente e forse di più essere propaganda per avere consensi dato che da un lato si fa certamente bella figura essendo un tema legato all’ambiente ed alla ecologia ma poi sarebbe molto difficile riuscire a realizzarlo completamente anche se avessimo, per assurdo, pieni poteri decisionali in Comune.
Spero di aver dato altri spunti per un democratico confronto di opinioni e per un ulteriore sviluppo dell’argomento.
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