CampLab: la partecipazione come opera pubblica

La partecipazione come opera pubblica – recita uno slogan di questa amministrazione per illustrare i CampLab- e dal momento che non hanno ne la capacità ne le risorse economiche per realizzare grandi opere pubbliche, oltre a dare l’assenso, PURTROPPO, alla realizzazione di inceneritore e aeroporto si limitano ai CampiLab. Cosa sono? Secondo l’amministrazione riunioni con i cittadini per farli partecipare alle scelte.
Il Movimento 5 stelle ha deciso, quest’anno, di verificare cosa sono effettivamente i CampLab, come sono strutturati e quant’è la partecipazione. Lunedì 18 gennaio c’è stato il primo CampLab dal tema: la riqualificazione di P.zza Fra Ristoro. L’amministrazione ha
deciso, per riqualificare il centro, di far realizzare un chiosco. Si farà sicuramente; non sarà un’attività fissa ma temporanea e principalmente estiva; si troverà esclusivamente in piazza fra Ristoro; sarà un chiosco che somministrerà cibi e bevande accompagnato a ‘eventi culturali’.” E ci chiediamo:cosa hanno deciso i cittadini in tutto questo?Nulla. Siamo chiamati a discutere sui dettagli. La partecipazione dei cittadini è stata richiesta per una questione imprenditoriale che non corrisponde a nessun interesse collettivo.
Gli interventi degli assessori Ricci e Ciambellotti hanno chiarito ogni dubbio sull’inutilità della cosa. In nome dell’interesse collettivo e della partecipazione, il Sindaco e la Giunta pensano ad un chiosco per rivitalizzare il centro quando la stessa amministrazione ha aperto il centro al traffico e le piazze sono attualmente usate come parcheggio selvaggio. Una bella presa in giro. Dopo questi interventi coloro che sono rimasti – meno di una trentina – sono stati divisi in tre gruppi. Ogni gruppo veniva consultato in sequenza da tre Architetti dialogici che chiedevano ad ogni membro del gruppo di esprimersi, in 90 secondi, su tre aspetti: 1) attività culturali da far svolgere al chiosco, 2) orari e periodo di apertura del chiosco e a chi affidarlo tramite bando, 3) quale tipologia di somministrazione doveva avere il chiosco (bar). E’ umiliante il fatto che la partecipazione civica sia intesa come occuparsi dei dettagli riguardanti un bando per un esercizio commerciale e con un metodo che alla fine è un sondaggio aperto. Potevano benissimo dare un questionario
da compilare o metterlo in rete e ognuno poteva riempirlo da casa con meno dispendio di energie umane e menocosti per la collettività.
Campi Lab è alla terza edizione e i cittadini, ai quali non piace essere presi in giro, stanno giustamente snobbando uno strumento che non è di partecipazione.
A parte i piccoli imprenditori e rappresentanti di associazioni, ossia delle persone che avevano un interesse individuale nel regolamentare il bando, i cittadini partecipanti saranno stati poco più di quindici. Riusciranno a capire i nostri amministratori che la partecipazione e il coinvolgimento dei cittadini è una cosa serie e non un gioco?
Quand’è che il Sindaco decide di coinvolgere la cittadinanza nelle scelte importanti, impattanti ed inquinanti come inceneritore e aeroporto? Dov’è la trasparenza e la partecipazione? I nostri amministratori hanno già decretato il nostro futuro. Solo che noi cittadini scopriremo le conseguenze fra 5 anni quando, grazie alle emissioni dell’inceneritore, alcuni di noi si ammaleranno di tumore, magari sorseggiando un buon succhino Bio al nuovo chiosco in piazza Fra Ristoro tra le macchine che sfrecciano e poter dire come in una vecchia Pubblicità: contro il logorio della CLABvita moderna.
Campi Bisenzio 20/01/2015
M5S Campi Bisenzio

La partecipazione come opera pubblica – recita uno slogan di questa amministrazione per illustrare i CampLab- e…

Posted by Massimo Mancini on Donnerstag, 21. Januar 2016

A 700 metri da Asmana il nuovo impianto per smaltire 186 mila tonnellate di liquami all’anno!

2015-12-20_asmana-liquami_lblSotto l’occhio vigile del sindaco di Campi Bisenzio, la Città Metropolitana (ex Provincia) ha dato il via libera [1] alla costruzione di un nuovo impianto per il trattamento di rifiuti speciali liquidi. Strategicamente piazzato a 700 metri dal centro benessere Asmana e a 1 km dal centro commerciale i Gigli, andrà ad allietare gli avventori con i miasmi prodotti da 510 tonnellate giornaliere di “percolato da discarica” e fanghi da fosse biologiche “ad alta carica batterica”.

Se fino ad ora il puzzo di Case Passerini ci ha interessato solo marginalmente, toccheremo finalmente con mano cosa vuol dire il piano di rinascita che le nostre amministrazioni hanno studiato per Campi Bisenzio, prima ancora dell’inceneritore e dell’aeroporto saremo invasi dal puzzo di merda.

I proprietari di Asmana hanno già bloccato gli investimenti sul centro benessere (appena aperto, 50 dipendenti) a causa del progettato nuovo aeroporto [2], è probabile che con questa nuova tegola dovranno chiudere baracca e burattini, il tutto per fare spazio all’impianto di CIPECO S.r.l. che darà lavoro a 25 persone.

Le 186.000 tonnellate di liquami saranno movimentate da 7.600 mezzi pesanti l’anno che andranno ad aggiungersi ai mostri gialli di Esselunga che hanno invaso le nostre circonvallazioni dopo l’apertura del nuovo magazzino.

Lo Studio di Impatto [3] prevede che i liquami finiranno praticamente al 100% nelle fogne pubbliche dopo il trattamento. A vigilare che tutto sia fatto a norma di legge ci penserà Arpat con i suoi potenti mezzi. Ricordiamo che Arpat a Campi non ha neanche una centralina per misurare la qualità dell’aria, dopo aver dismesso l’unica di via Orly.

La stessa società CIPECO (sempre nel documento SIA) dice che il puzzo sarà minimo, ma se queste previsioni dovessero essere sbagliate non ci sarà niente da fare. E comunque loro stessi affermano che l’impatto sulla qualità dell’aria sarà negativo (appena uno scalino sotto il livello massimo, cioè quello “critico”).

L’impianto per funzionare prenderà dalla falda acquifera circa 9.600 metri cubi di acqua all’anno, provocando anche in questo caso un impatto negativo. Infine anche l’impatto a livello di rumore sarà negativo, visto che in prossimità dell’impianto avremo una emissione sonora di circa 70 dB(A).

Il tutto viene realizzato in zona con pericolosità idraulica media, cioè che potrebbe essere “mediamente” allagata in caso di eventi atmosferici avversi, spandendo liquami per tutto il circondario.

[1] http://www.campibisenzio5stelle.it/wiki/images/d/de/2015-12-09_via-impianto-rifiuti-capalle.pdf
[2] http://www.tvprato.it/2015/11/il-nuovo-aeroporto-stoppa-lampliamento-del-centro-benessere-asmana-a-rischio-un-investimento-di-50-milioni-anche-il-comune-presenta-le-osservazioni-al-ministero/
[3] http://www.campibisenzio5stelle.it/wiki/images/2/24/2015-03-06_sia-impianto-rifiuti-liquidi-capalle.pdf

Porte sbarrate alla partecipazione

2015-12-19_partecipazione-porte-sbarrateFar partecipare i cittadini alle decisioni importanti è un obbligo di legge, ma a Campi Bisenzio si fanno le pagliacciate dei CampLab che decidono del nulla; aeroporto e inceneritore vengono decisi nei circoli privati e si cerca anche di aggirare le leggi a colpi di emendamenti vergogna [1].

Per salvare la faccia questi amministratori organizzano degli incontri semi clandestini per la “presentazione pubblica del Piano Strategico” [2]. Non lo dicono a nessuno e sperano che nessuno lo sappia, così potranno sempre dire che la partecipazione l’hanno fatta, ma che non interessa. E invece qualcuno se ne accorge: ieri sera diverse decine di cittadini si sono presentati per vedere chi e come avrebbe spiegato il “Piano Strategico” che distrugge la Piana a colpi di cemento, terze corsie, inceneritori, oasi e parchi sventrati dalla piste aeroportuale. Risultato? Porte chiuse a Villa Rucellai, incontro rimandato senza neanche la decenza di presentarsi con delle scuse o delle spiegazioni.

Al Consiglio straordinario sul nuovo aeroporto non si presentò né Enac né Toscana Aeroporti, questo dimostra una volta ancora che chi governa ha un rapporto diretto con le lobby economiche: si accordano e si scambiano favori [3], ma sono ben uniti nel considerare i cittadini come soggetti inutili, fastidiosi e da ignorare.

[1] http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/12/15/stabilita-salta-emendamento-che-toglieva-obbligo-via-per-aeroporto-firenze-bloccato-favore-di-stato-a-carrai/2305120/
[2] http://met.cittametropolitana.fi.it/news.aspx?n=209503
[3] http://www.campibisenzio5stelle.it/wiki/images/3/3f/2015-12-06_il-tempo_aeroporto-marchetta.jpg

Nuovo aeroporto: nessuno lo vuole, ma intanto si fa!

2015-12-04_aeroporto-consiglioConsiglio surreale ieri a Campi Bisenzio: il tema era il nuovo aeroporto, ma Toscana Aeroporti neanche si presenta e il PD campigiano fa finta di non conoscere il PD regionale. Sindaco e consiglieri di maggioranza dicono di essere contrari alla mega pista, ma sostengono da sempre il presidente Rossi e gli assessori regionali che hanno voluto e votato quel piano scellerato.

Si è ripetuta la scena del Consiglio sull’inceneritore, quando neanche Quadrifoglio e Q.tHermo si presentarono, lasciando intendere che poco gli importa dei campigiani e del loro sindaco. Ma d’altra parte Carrai (presidente di T.A.) parla solo con i politici che contano: per tre anni ha pagato a Renzi l’affitto dell’attico di Firenze. L’ha invitato anche al suo matrimonio.

Sono in due a volere l’aeroporto: Toscana Aeroporti e il PD (dei piani alti), ma la tecnica per farlo accettare ai cittadini perplessi è la stessa: raccontare balle. Così nell’opuscolo di propaganda di T.A. si legge che gli aerei in decollo non passeranno né su Prato, né su Sesto, né su Campi (e dove, di grazia?). Mentre il sindaco di Campi sostiene che ha fatto e farà tutte le azioni amministrative e politiche per contrastare quest’opera (eleggere Rossi Presidente faceva parte del piano?).

I relatori invitati hanno lanciato molti allarmi: il rischio di fare una pista in una zona altamente popolata, i dubbi sulle promesse di mirabolanti ricadute economiche ed occupazionali, il rischio di alluvioni causate dalla deviazione del Fosso Reale (largo 60 metri!), le decine di migliaia di persone sottoposte all’inquinamento acustico e ambientale, i milioni di soldi pubblici che verranno spesi senza criterio.

Ma è stato soprattutto denunciato come tutto il processo si stia svolgendo in piena illegalità: il coinvolgimento dei cittadini è un obbligo di legge che è stato disatteso, la presentazione del progetto definitivo è obbligo di legge (non basta il Master Plan approssimativo e lacunoso presentato ad oggi), le zone di tutela prescritte dal Codice di Navigazione non sono rispettata dal Master Plan.

Ecco perché si cerca di mettere fretta e si spera che nel 2017 il vertice G7 si tenga a Firenze, così da decretare l’urgenza e andare in deroga a tutte le leggi. Nel frattempo T.A. ha già iniziato a fare le indagini geologiche…

Noi abbiamo iniziato da più di un anno a chiedere che i cittadini fossero chiamati a discutere e partecipare a queste scelte; il Consiglio di ieri è solo il primo atto, ma è del tutto insufficiente.

Continueremo a chiedere assemblee popolari e convegni pubblici, ma chiederemo anche che il sindaco si impegni in maniera concreta per bloccare quest’opera. E non bastano i tavoli della politica, dove abbiamo visto che lui conta poco, vogliamo che faccia rispettare tutte le leggi in tutte le sedi possibili. Questa volta non ci accontentiamo di un ricorso al TAR per chiedere qualche contentino in cambio dello scempio (come per l’inceneritore). I boschetti di mitigazione sono buoni per i gonzi che ci credono, né la tramvia può essere merce di scambio per farci accettare un’opera che – insieme all’inceneritore – ridurrà la Piana a una periferia-discarica.

Caro sindaco: se non sei in grado di rispettare le promesse elettorali e difendere i tuoi cittadini devi semplicemente dimetterti. Altrimenti non parlare del “primato della politica”, è solo il primato della poltrona.

Iqbal: da parco pubblico a club privato

E il Comune fa la figura del fesso, tanto è roba nostra.

img_001Dopo tre mesi di muro di gomma abbiamo finalmente ottenuto dal Comune alcuni documenti per capire cosa sta succedendo al Parco Iqbal.

O meglio, cosa succede è sotto gli occhi di tutti: le aree pubbliche sono lasciate al degrado di sempre mentre c’è grande fermento per le attività private a pagamento. All’inizio era stata la volta delle attrazioni per i bambini, poi tutto si è concentrato sulla pista di pattinaggio. Qualche giorno fa è addirittura comparso il mega tendone di 800 metri quadrati che ha coperto e “privatizzato” definitivamente la pista.

Ricordiamo che il Comune aveva deciso di concedere il parco gratis per 5 anni ad un privato, ma questi doveva fare lavori di recupero delle aree pubbliche per un valore di 50.000 euro e attenersi all’offerta fatta e alla stipula di una convenzione [1].

Ma c’è qualcosa che non torna: a dicembre 2014 il Comune riceve un’offerta per la gestione del parco basata prima di tutto sui corsi di pattinaggio a pagamento [2]. Tale offerta, sebbene si pregiasse del nome della campionessa Giada Cavataio, viene respinta perché presentata da “soggetto non idoneo” [3]. La gara di affidamento viene ripetuta e questa volta vince Mondo Bimbo Group, con un’offerta in cui la pista di pattinaggio è del tutto in secondo piano, e per di più libera e gratuita per tutti [4].

Come il pattinaggio sia stato fatto uscire dalla porta e poi sia rientrato dalla finestra è tutto da spiegare.

Piuttosto dalle spiegazioni del sindaco e dai documenti forniti si comprende che il normale iter previsto dalla gara (consegna del parco al gestore privato, esecuzione dei lavori di recupero, inizio delle attività a pagamento) si è inceppato grazie all’incendio “ad opera di ignoti” del chiosco bar, avvenuto tre giorni dopo l’esito della gara stessa.

Grazie a quell’incendio l’affidatario ha ottenuto il parco in “consegna anticipata”, cioè senza fare tutti i lavori [5]. Anzi ha fatto proprio come gli è parso infischiandosene degli ultimatum posti dal Comune: l’esecuzione dei lavori entro il 30 settembre era stata definita dal Comune una “assoluta necessità” e anche “condizione essenziale per la stipula della concessione”. Peccato che il progetto sia stato presentato solo il 26 ottobre. Ora attendiamo i lavori entro il 30 novembre, un altro “termine inderogabile” secondo il Comune. Beato chi ci crede.

Per quanto riguarda le attività a fini di lucro svolte nel parco, il Comune ancora a fine ottobre scrive che “diffida codesta società all’erogazione di qualsivoglia servizio a pagamento”. È quindi evidente che il Comune non ha idea di cosa accada nel parco né ha mai avuto il controllo; infatti negli ultimi mesi ci sono state le giostrine, i centri estivi, la richiesta di un pagamento per accedere alla pista di pattinaggio (anche con pattini propri), la scuola di pattinaggio con tanto di targhetta e logo del Comune affissa sugli spogliatoi.

Come se non bastasse il gestore sta usando acqua, luce e gas a sbafo, senza aver volturato le utenze. Ad oggi risulta un ammanco di 2.250 euro [6].

Di sicuro sono stati spesi migliaia di euro (da Mondo Bimbo? dall’Accademia del Pattino d’Oro? Non è chiaro) ma di certo non secondo le richieste del Comune. Il Comune tenta di fare la voce grossa, ma in realtà fino ad ora ha fatto la figura del fesso che ingoia tutto e paga anche le bollette.

È evidente che il Comune ha perso il controllo di questo bene pubblico, che è ormai nelle mani di qualcun altro. Pare che non abbia voce in capitolo né sulla conduzione né sulle attività effettuate. C’è magari chi è contento così: se il gestore è serio e onesto ci sarà un buon risultato. Ma il privato fa i suoi interessi, non quelli della collettività; e soprattutto il progetto non era quello di regalare un parco pubblico a qualcuno e perderne il controllo senza alcuna contropartita.

Sarà per questo che il nostro sindaco e i nostri assessori, di solito presenti come il prezzemolo a ogni cerimonia e taglio di nastro, non si sono fatti vedere domenica sera al party di inaugurazione del mega tendone.

P.S. Ma dove sono i giornalisti della stampa locale? Perché tocca a noi scrivere di queste cose? Solo ai tagli del nastro vi riesce andare?

P.P.S. Speriamo vivamente che il nome della campionessa Giada non venga strumentalizzato come la foglia di fico per far accettare questa gestione dissennata della cosa pubblica!

[1] http://www.campibisenzio5stelle.it/wiki/images/3/33/2014-09-30_iqbal-capitolato.pdf
[2] http://www.campibisenzio5stelle.it/wiki/index.php/File:2014-12-16_offerta-mai.pdf
[3] http://www.comune.campi-bisenzio.fi.it/flex/FixedPages/IT/Atti.php/L/IT/M/D/doc/231798.pdf
[4] http://www.campibisenzio5stelle.it/wiki/index.php/File:2015-03-18_offerta-mondo-bimbo.pdf
[5] http://www.campibisenzio5stelle.it/wiki/index.php/File:2015-06-08_31863_consegna-anticipata-condizioni.pdf
[6] http://www.campibisenzio5stelle.it/wiki/index.php/File:2015-10-30_59287_approvazione-progetto.pdf

Mafia produce, Campi Bisenzio brucia

rifiuti-della-mafia_lblCostruire l’inceneritore per i rifiuti delle regioni mafiose – Questa è l’idea del PD campigiano!

In alcune regioni del Sud i rifiuti sono gestiti dalle mafie, e la raccolta differenziata non funziona: bisogna costruire noi l’inceneritore e bruciare qui i loro rifiuti! Ecco la “lettura positiva”, il “ragionamento da italiano” di Lorenzo Loiero [1], capogruppo del PD campigiano che vuole farci digerire l’inceneritore di Case Passerini (voluto dal nostro sindaco, dal PD regionale e provinciale) e lo “Sblocca Italia” di Renzi, che fa arrivare la spazzatura da fuori regione per mandare a pieno regime l’impianto!

Dove comanda la mafia non ci si sbatte con la differenziata, ma gli inceneritori non si fanno. Dove i cittadini sono attenti e virtuosi (ma comanda il PD) gli inceneritori si fanno, si respira diossina e si paga tariffe più alte!

Meglio allora la mafia del PD? Difficile scegliere dopo aver visto [2] gli intrecci tra la multiutility degli inceneritori Hera (della rossa Emilia Romagna), i Cosentino e il clan dei Casalesi.

[1] http://www.campibisenzio5stelle.it/pub/cc/2015-10-27/2015-10-27_inceneritore_loiero-parentesi.mp3
[2] http://www.report.rai.it/dl/Report/puntata/ContentItem-99deeb3f-3b2b-425b-a775-66e4c3a4e5de.html

San Martino: nessuna risposta a degrado e violenza, il problema sono i 5 Stelle!

2015-10-28_san-martinobIntanto lunedì hanno spaccato la testa a un uomo. Tentato omicidio.

Il 6 ottobre il M5S aveva portato in Consiglio comunale il problema di San Martino, ma la maggioranza ha votato per non farne di nulla. Anzi abbiamo letto i commenti scandalizzati verso il M5S del presidente del circolo e del sindaco. Giova ricordare qual’era la nostra proposta [1]: preso atto che 200 cittadini hanno chiesto di fare qualcosa contro inciviltà e delinquenza che gravita attorno al circolo, il sindaco avrebbe dovuto chiedere aiuto al prefetto tramite un’ordinanza. Chiedevamo inoltre di anticipare, per un periodo limitato nel tempo, la chiusura alle ore 21, per dare un segnale forte che la situazione non è tollerabile.

Ridolfi (IDV) ha scioccamente tentato di negare che il disagio esista, ma è stato smentito subito dalla sua collega Calefato. La consigliera di maggioranza ha ammesso che “davanti al circolo di San Martino c’è la presenza di queste persone quotidianamente e ripetutamente” inoltre ci ha informato che “la proprietà e il presidente … hanno preso da giugno ad ora dei provvedimenti che sono la tessera obbligatoria ARCI dove prima non veniva richiesta a tutti”. L’assessore Nucciotti ha spiegato anche meglio: “lo spaccio non viene fatto davanti al circolo, il circolo è il punto di ritrovo … lo spacciatore con l’acquirente si trovano lì”.

Ci teniamo a far notare che nei discorsi degli esponenti PD/Fossi l’esasperazione dei cittadini ha contato zero; piuttosto per Paolieri (PD, presidente a sua volta del circolo Rinascita) il problema è “narrare queste cose che vuol dire alimentarle”, seguito dall’assessore Nucciotti preoccupato di non “colpire l’attività”.

Nei giorni successivi non è andata diversamente: presidente del circolo e PD hanno fatto fronte comune per bastonare a mezzo stampa i 5 Stelle, perché a sentir loro vorrebbero chiudere le case del popolo. Non ci stupiamo del fronte comune, d’altra parte che il presidente del circolo Simone Matteucci sia anche il fotografo (a spese nostre) del sindaco [2] vorrà pur dire qualcosa. Anche il fatto che durante le campagne elettorali le cosiddette case del popolo siano in realtà organi di propaganda a senso unico è noto. Forse è meno noto che i circoli ARCI di Campi hanno negato l’accesso ai loro locali per svolgere le riunioni ai 5 Stelle. Alla faccia della casa del popolo.

Però, visto che un problema esiste ed è stato riconosciuto, ci saremmo aspettati una contro proposta alla nostra azione-shock. Un presidente di circolo che si rispetti, appena avuta la notizia dei duecento sammartinesi esasperati, avrebbe convocato un’assemblea pubblica per discutere del problema, ma lui “non sa se avrà tempo, perché il Consiglio è in scadenza”.

Tutti a sciacquarsi la bocca con parole come socializzazione, solidarietà, mutuo aiuto. Ma dov’è la solidarietà a quei duecento cittadini che hanno firmato la petizione? Spiegateci anche se quelle oscene macchinette mangiasoldi presenti nel circolo servono alla socializzazione. Forse di chi la sera conta i soldi incassati?

[1] http://www.campibisenzio5stelle.it/wiki/images/3/36/2015-10-06_ordine-del-giorno-san-martino.pdf
[2] http://www.campibisenzio5stelle.it/wiki/images/3/3a/2013-09-24_gc-202.pdf

Inceneritore: un sindaco solo chiacchiere valuterà se fare ricorso. Al BAR invece che al TAR?

2015-10-28_ricorso-al-barCome volevasi dimostrare: per il PD di Campi Bisenzio la politica degli interessi, delle poltrone, degli ordini di partito prevale sulla volontà dei cittadini, sulla salute, sul buon senso.

Ieri in Consiglio comunale era in votazione una mozione [1] per impegnare il sindaco a fare ricorso al TAR contro la procedura che ha autorizzato la costruzione dell’inceneritore.

Fino ad ora avevamo visto solo il gioco delle parti: i Governi (di qualunque colore siano) vogliono gli inceneritori, la Regione (PD) vuole l’inceneritore, i Comuni (PD) a parole sono contro, tanto poi la decisione finale la fanno prendere agli altri. Campi neanche si è presentato alla Conferenza conclusiva!

Ieri era il momento di far vedere che le parole sono anche sostanza: il Comune può opporsi alla costruzione dell’inceneritore per vie legali e di motivi ne ha a iosa. I motivi li ha scritti il Comune stesso, nelle varie osservazioni prodotte.

E invece è andato in scena il solito vergognoso teatrino dei consiglieri PD/Fossi/IDV che giocano con le parole, cercando di abbindolare i cittadini con trucchetti da bambini: tutti in massa hanno votato una modifica alla mozione per cui l’impegno a fare ricorso al TAR è diventato un “impegno a valutare se fare il ricorso al TAR”. Ma chi volete prendere in giro? Truffatori da quattro soldi!

Cari consiglieri di maggioranza: vi manca il coraggio per opporvi con ogni mezzo a questo scempio? Cosa vi hanno promesso per tradire il mandato degli elettori e i vostri stessi principi (se mai li avete avuti)? Fate i consiglieri nell’interesse dei cittadini oppure con la speranza di trasformare la fedeltà al partito in un posto sicuro, magari come assessore o dentro ad una partecipata?

Non è più possibile fidarsi di questo sindaco, che ancora una volta fa melina sull’inceneritore cianciando del primato della politica contrapposto al ricorso alle vie legali. La contrapposizione vera è un’altra: gli interessi e la salute dei cittadini contro la carriera politica e le lobby dell’incenerimento.

Questo i cittadini l’hanno ormai capito; resta da fare solo un piccolo passo conseguente: mandarli tutti a casa prima possibile.

[1] http://www.campibisenzio5stelle.it/wiki/images/b/be/2015-10-13_mozione-ricorso-tar-inceneritore.pdf

Inceneritore a Campi Bisenzio: si sono viste cose che voi umani…

Il Consiglio comunale di martedì si apre con la fuga di Quadrifoglio/Q.tHermo, cioè di chi farà business con i rifiuti e con l’inceneritore: dovevano intervenire due responsabili, ma a a poche ore dall’assemblea è giunta la rinuncia, senza motivazioni. Quadrifoglio è una controllata dal Comune, quindi se il Comune chiama questi dovrebbero rispondere. In realtà si conferma ancora una volta il contrario: a comandare sono loro e il Comune obbedisce. C’è da aspettarsi che si daranno alla fuga anche quando dovranno rispondere dei danni prodotti dall’inceneritore costruito con i nostri soldi!2015-10-06_consiglio-inceneritore

Poi abbiamo assistito all’incredibile provocazione della maggioranza: quella di spacciare come esponente ecologista il responsabile ambiente del PD, la cui associazione “Amici della Terra” è stata cacciata con disonore dalla confederazione internazionale di “Friends of the Earth” [1]. Sgamato in cinque minuti: fischi e insulti.

Rossano Ercolini (Zero Waste Italy) ha invece testimoniato come il riciclo, il riuso e la riduzione dei rifiuti siano pratiche quotidiane per milioni di persone, mentre Firenze insiste con l’inceneritore grazie ad un “cordone sanitario” voluto ormai da 15 anni dai nostri governanti, prima DS, ora PD.

Noi aggiungiamo che sarebbe l’ora di smascherare le menzogne di questa classe politica: in campagna elettorale promettono meno rifiuti, più differenziata, tariffe agevolate per chi ricicla. Ma i fatti stanno a zero! Dopo due anni la quantità di rifiuti aumenta, la differenziata è ferma al palo e siamo sempre fanalino di coda [2].

Non basta essere incapaci, il fallimento delle alternative all’incenerimento è voluto! Se il nostro sindaco invece di allargare il suo staff con due portavoce (assunti ovviamente coi soldi nostri [3]) avesse assunto una persona come Ercolini, avremmo avuto certo meno chiacchiere, ma qualche fatto concreto. Ormai è chiaro che il Fossi risponde agli ordini di Hera (la multiutility della rossa Emilia Romagna) che con gli inceneritori si arricchisce.

I Comitati – per voce dell’ – hanno detto che la lotta prosegue: sul piano politico è sempre possibile un ripensamento, basta volerlo. Sul piano giudiziario invece il sindaco ha un’occasione d’oro: entro 60 giorni può presentare ricorso al TAR contro questo scempio. Ma la risposta del Fossi è stata ambigua come sempre: “valuteremo”. Cosa di grazia? E quanto tempo dobbiamo aspettare ancora?

Certo che se il ricorso al TAR verrà preparato dall’assessore al disastro ambientale Eleonora Ciambellotti c’è poco da stare allegri: da quando ha assunto la delega non ha fatto registrare una sola azione circa l’inceneritore.

Ercolini a fine serata si è detto ottimista, sente che una “massa critica” avversa all’incenerimento si sta formando. Vorremo essere altrettanto fiduciosi, ma pare che i cittadini siano ancora confusi. Non si spiegano altrimenti i fischi (meritatissimi) per il consigliere PD Loiero seguiti dagli applausi per la consigliera Eboli, che con Loiero continua ad andare a braccetto in maggioranza. Cari cittadini, com’è che vi fate ancora prendere in giro dalle solite promesse? Parole vuote come “faremo”, “dovremmo”, … quand’è che cominceranno a valere i fatti e non le parole?

[1] http://www.foei.org/no-category/general-meeting-decision-on-membership
[2] http://www.campibisenzio5stelle.it/wiki/images/7/71/Quadrifoglio-newsletter_2015-08.pdf
[3] http://www.campibisenzio5stelle.it/wiki/index.php/Altri_incarichi_comunali

Campi Bisenzio: tensione in Consiglio comunale su emergenza casa

sfratti-campi-bisenzioSeduta segreta, proteste, sospensione dei lavori, intervento della forza pubblica.

Tutto questo è accaduto durante il Consiglio di martedì, quando il gruppo Casa di Campi si era dato appuntamento per protestare contro le risposte che l’Amministrazione ancora non dà a chi soffre il problema.

Ad un quesito circa l’espulsione di tre mamme con bambini dalle case-famiglia, l’assessore Ricci invoca la seduta segreta per problemi di privacy. In realtà c’era ben poca privacy da proteggere: si apprende che le persone vengono messe per strada perché i servizi sociali ritengono che si sia arrivati “alla fine di un percorso”. Cioè queste famiglie non sono ancora in grado di pagarsi un affitto da sole, ma si ritiene che abbiano risorse finora non attivate oppure che non abbiano seguito le indicazioni risolutive dei servizi sociali.

Quali siano queste risorse e quali siano le soluzioni proposte non è dato sapere: hanno capitali nascosti? Hanno avuto offerte di lavoro e le hanno rifiutate? Questo non ci è stato detto neanche durante la seduta segreta.

Si continua a ripetere che il Comune non ha risorse, ma questa è una menzogna. La realtà è che a Campi si stima esista un patrimonio immobiliare sfitto di circa 600 alloggi e neanche uno è stato recuperato dal Comune in due anni di consigliatura. Eppure il Comune potrebbe mettere in campo molti strumenti: incentivi, convenzioni, fino anche alle requisizioni!

Per quanto riguarda i soldi: tre nuclei familiari in affitto a prezzi di mercato costerebbero 18.000 euro/anno e una soluzione di emergenza potrebbe costare anche meno. Invece si preferisce spendere 11.000 euro per la giornata del ciclismo, 36.000 euro per gli eventi CampLab-partecipazione-OpenGovernment, 26.000 per lo sportello nuove radici, e via di questo passo [1].

Più che la privacy la seduta segreta è servita a proteggere la giunta e il sindaco dalla rabbia della gente: urla, proteste, tensione alle stelle. Alle persone che sentono di non aver più nulla da perdere l’unica risposta che viene data è l’intervento massiccio dei vigili urbani, che per fortuna hanno agito con prudenza evitando il peggio.

Spettacolo indegno è stato il sindaco con lo sguardo fisso nel vuoto che non ha aperto bocca, come se tutto questo non lo riguardasse, come se non accadesse nella sua città, ai suoi concittadini.

[1] http://www.campibisenzio5stelle.it/wiki/index.php/Spese_varie