L’inceneritore che si voleva da sé

Il Consiglio di Stato conferma che l’autorizzazione per l’inceneritore di Case Passerini è annullata [1]. Tutti gioiscono! Ma chi lo voleva questo inceneritore?
Emiliano Fossi, il sindaco PD di Campi, dichiara “Questa è la più importante vittoria dell’amministrazione comunale in questi 5 anni di Governo” [2], l’ex sindaco Adriano Chini (PCI, DS, PD, le ha fatte tutte ed è di nuovo in lizza per la poltrona) rilancia anche contro l’aeroporto: “opposizione decisa a entrambe le opere” [3]. Il governatore della Toscana Enrico Rossi (eletto col PD dal 2010 a oggi) si affretta a precisare “Com’è noto io ero contrario” [4].

Ma allora questo inceneritore si voleva da sé? Come mai è toccato smuovere i tribunali per fermarlo? Non vi fate prendere in giro dagli ecologisti rinverginati dell’ultim’ora, andiamo in ordine cronologico e ricordiamo!

Chini in realtà è il padre dell’inceneritore, sua fu l’idea di collocarlo nella Piana durante la pianificazione Regionale del 1998. Nel 2007 il Chini diceva ancora che gli inceneritori “sono necessari” [5]. Erano i giorni del referendum di Campi e anche la CGIL scendeva in campo invitando a votare SÌ [6]. Al referendum stravinse il NO, ma il Chini non cambiò idea, nel 2008 scriveva nel programma elettorale: si “porrà la questione” solo “se risulterà che esistono sistemi alternativi” [7].

Il Fossi nel 2007 era assessore del Chini e ovviamente lo appoggiava nella scelta pro inceneritore. Nel 2013 si candidava come sindaco e sul tema era chiaro: “il centro sinistra ha detto sì al termovalorizzatore”, “non si può a ogni piè sospinto mettere in discussione le scelte” [8]. Non possiamo poi dimenticare che nel 2015 il sindaco e la sua maggioranza bocciavano la mozione popolare “Rifiuti Zero” [9].
Ma soprattutto i piani alti del PD facevano le scelte inceneritoriste senza alcuna obiezione interna: nel novembre del 2014 la Regione Toscana approva – con i voti del PD e Forza Italia astenuta – il Piano Rifiuti con 7 inceneritori dentro [10]. Sempre nel 2014 il governo Renzi (PD) vara il decreto “Sblocca Italia” con dentro 12 nuovi inceneritori (e i rifiuti importati da altre regioni). Il ministro Galletti (ministro con Renzi e Gentiloni) dice “Bisogna fare presto” [11].

E qualcuno dei lorsignori oggi vorrebbe pure intestarsi la vittoria del NO!

P.S. Aeroporto sì, inceneritore no [12]: questa sarebbe la linea di Forza Italia a Campi Bisenzio (impianto liquami? Non pervenuto). Peccato che i colleghi dei comuni vicini non perdano occasione per ribadire che l’inceneritore lo vogliono eccome [13][14].

[1] http://firenze.repubblica.it/cronaca/2018/05/24/news/case_passerini_il_consiglio_di_stato_blocca_l_inceneritore-197245727/
[2] http://www.controradio.it/inceneritore-sindaco-campi-posto-fine-a-unopera-superata-e-obsoleta/
[3] https://www.piananotizie.it/inceneritore-chini-fare-citta-la-notizia-del-tar-del-lazio-mi-ha-dato-ragione/
[4] http://www.firenzetoday.it/cronaca/rifiuti-stop-definitivo-inceneritore-case-passerini-sentenza.html
[5] http://www.ecodallecitta.it/notizie/8258
[6] http://storico.cgilfirenze.it/2007/termovalorizzatore.html
[7] http://www.comune.campi-bisenzio.fi.it/flex/FixedPages/IT/elezioni/pdf/SIN08/Programma_Chini.pdf
[8] http://www.comune.campi-bisenzio.fi.it/flex/FixedPages/IT/elezioni/pdf/SIN13/
Programma_Fossi.pdf
[9] http://www.comune.campi-bisenzio.fi.it/flex/FixedPages/IT/Atti.php/L/IT/M/D/doc/232480.pdf
[10] https://italianostrafirenze.wordpress.com/2014/11/19/11095/
[11] https://www.ilfattoquotidiano.it/2015/08/11/sblocca-italia-nel-decreto-del-governo-12-nuovi-inceneritori-in-10-regioni/1950788/
[12] http://www.gonews.it/2015/04/30/aeroporto-si-termovalorizzatore-no-cosi-si-presenta-il-candidato-presidente-mugnai-fi/
[13] https://www.campibisenzio5stelle.it/wiki/images/1/1d/2013-01-08_signa-mozione-pdl-pro-inceneritore.pdf
[14] http://www.valdarno24.it/2017/10/31/5-stelle-perche-ieri-sera-votato-al-documento-sui-rifiuti-san-giovanni/

Ex sindaco Chini a processo: prima udienza, molti imputati

palagiustizia-novoliIniziato il processo all’ex sindaco Chini, coimputati anche responsabili comunali tutt’ora in carica. È iniziato ieri il processo per la lottizzazione Poliarma: le 105 nuove unità abitative costruite nella frazione di Sant’Angelo. Il permesso a costruire è del 2012, ma già nel 2014 la Procura indagava per abusi edilizi (volumetrie gonfiate). Nel 2016 c’è stato il rinvio a giudizio per l’ex sindaco Chini, oggi sappiamo i nomi degli altri imputati.

L’operazione edilizia fu fortemente voluta dal Chini, questi erano gli ingredienti: il terreno della ex tintoria Magni, i piani e le autorizzazioni del Comune, la cooperativa Poliarma legata alla Polizia di Stato, i mutui erogati dalla banca “amica” del Partito (Monte dei Paschi).

Di solito – nei processi su materia edilizia – il Comune dovrebbe risultare parte offesa, ma ieri diversi nomi noti al Comune di Campi Bisenzio risultavano tra gli imputati: Adriano Chini (ex sindaco), Rodolfo Baldi (ex dirigente all’Urbanistica ed ex segretario comunale), Pietro Pasquale Felice (architetto, già dirigente Lavori Pubblici e Urbanistica), Franco Pepi (geometra, era responsabile all’Ufficio Edilizia Privata, ora all’ufficio Traffico), Alessandro Giannelli (ex geometra all’Edilizia, ci risulta non più dipendente del Comune). Imputati anche l’ex presidente di Poliarma, il direttore dei lavori, e altri soggetti. Tra i testimoni convocati anche l’architetto Letizia Nieri, responsabile dell’Urbanistica al Comune.

Diversi gli argomenti trattati dal Pubblico Ministero Gianni Tei, sotto gli occhi del giudice Elisabetta Pagliai. Si parla delle quote e dei volumi dei locali sottotetto, che sembrano difformi da quelli segnati al catasto. Il PM evidenzia come la Regione abbia confermato che sono stati edificati 300 metri cubi in più; una difformità considerata secondaria, tanto da poter chiudere un occhio. Anche il rischio idraulico tiene banco perché si teme che i garage finiscano sott’acqua. Si cercano soluzioni oltre alla cassa di espansione prevista; varie ordinanze sindacali e la variante del 2016 non hanno ancora sortito un risultato soddisfacente. Il PM ha voluto ascoltare anche alcuni liberi professionisti locali. Il tutto nella continua difficoltà – rilevata dal PM – di avere informazioni puntuali dal Comune, perché non si capisce mai con chi bisogna parlare!

L’udienza è durata l’intera mattinata, la prossima è prevista per il 23 novembre, alle 9.